3/5/2017 – Dipendente licenziato per il furto ripreso dalla telecamera
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Dipendente licenziato per il furto ripreso dalla telecamera
In materia di licenziamento, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente ripreso dalla telecamera installata dal datore a rubare prodotti dagli scaffagli del magazzino di un supermercato, in quanto le immagini registrate in tale luogo sono finalizzate a tutelare il patrimonio dell’azienda ed esulano dalle mansioni dell’incolpato. La Suprema Corte, con la Sentenza n. 10636 del 2 maggio 2017, ha chiarito che l’adozione di strumenti di controllo difensivi ‘occulti’, anche ad opera di personale estraneo all’organizzazione aziendale, non necessita tout court del preventivo accordo con le rappresentanze sindacali né di alcuna specifica autorizzazione, dal momento che tali controlli sono diretti all’accertamento di comportamenti illeciti diversi dal mero inadempimento della prestazione lavorativa, fatta salva la necessaria esplicazione delle attività di accertamento con modalità non eccessivamente invasive.