27/6/2017 – Recesso per timbrature in entrata e uscita senza autorizzazione dei superiori

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Recesso per timbrature in entrata e uscita senza autorizzazione dei superiori
In tema di licenziamento per giusta causa, la Corte di Cassazione ha statuito la legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente che effettua timbrature in entrata e uscita senza autorizzazione dei superiori e prende servizio presso una sede diversa da quella abituale. La Suprema Corte, con la Sentenza n. 15864 del 26 giugno 2017, ha chiarito che il recesso datoriale è giustificato, poiché la contestazione concerne false attestazioni di presenza in servizio (in quanto non sussistenti vere esigenze di lasciare l’ufficio), che hanno determinato un’indebita remunerazione, vista l’assenza di controprestazione.